Questa giornata di studio rivolta in particolar modo agli psicologi liberi professionisti, ma comunque aperta a tutti coloro che quotidianamente nella pratica professionale si confrontano con problemi etici, deontologici, istituzionali
L'individuo è sempre stato membro di un gruppo, anche quando questo suo far parte di un gruppo consiste nel comportarsi in modo tale da far credere di non appartenere a nessun gruppo. R. W. Bion
Parafrasando Freud, filosofi ed artisti hanno sempre saputo quello che in ambito psicologico si investiga faticosamente, cioè che il vero, il bene e il bello coincidono e che inoltre è "empiristicamente" utile seguire questa indicazione.
Sempre più spesso scienze, economia, politica vengono chiamate a rispondere delle conseguenze di scelte politico-sociali che non si erano poste il problema della qualità della vita e avevano soprasseduto su qualsiasi considerazione di carattere etico, appunto. Del resto le microscissioni nell'ambito della dimensione etica di ciascuno, il compromesso di integrità e la conflittualità e contrapposizione tra Io e Super-Io (che sostituisce la familiare contrapposizione tra Io ed Es) rappresentano, secondo le nuove costellazioni concettuali che provano ad interpretare le modificazioni psicologiche funzionali e disfunzionali, la patologia propria delle società avanzate.
La psicologia è una delle scienze più giovani, ha poco più di 100 anni, e le sue applicazioni professionali in ambito clinico anche meno. Ma, data la delicatezza e il potere degli strumenti della psicoterapia, ci sembra importante che si interroghi sull'oblio cui essa stessa -insieme ad altre professioni che, a vario titolo, si occupano delle dinamiche umane- rischia di esporre il problema etico.
Siamo consapevoli dell'attenzione necessaria perchè anche il tema etico, anzichè renderci disponibili a un confronto, non divenga un argomento di cui parlare con il solo scopo di liberarsi, attraverso unÕapparente apertura al problema, del peso delle colpe commesse.
Colpe essenzialmente consistenti nel lasciare svanire in una rassicurante nebbia (fatta di "giudizi obbiettivi", "dati", "tecniche", "grafici", "statistiche") la responsabilità individuale. E questo sia rispetto alla relazione terapeutica sia rispetto ad una personale funzione riflessiva sullo spirito del tempo.
Questa giornata vedrà quindi diverse professionalità a confronto nell'intento di esaminare e di approfondire proprio il tema dell'etica nella professione. Sarà il primo di una serie di incontri e di momenti di ricerca tesi a sensibilizzare ciascuno di noi alla percezione di quello che si fa e di come lo si fa.
ore 9 - 9,30 Saluto delle autorità
ore 9,30 - 9,50
- Ruggero Pierantoni (ricercatore CNR, Assessore alla Cultura del Comune di Genova)
Dialettica fra informazione e realtà
ore 9,50 - 10,10
- Antonina Nobile Fidanza (psicologa-psicoterapeuta, IFPIA- Dirigente SIPAP)
Il rapporto fra etica e tecnica in psicoterapia
ore 10,10 - 10,30
- Stefania Magnoni (psicologa-psicoterapeuta, IFPIA)
I dialetti della psicoterapia tra ideologia ed etica
ore 10,30 - 11,00
- Jurij Ferrini (regista e attore, Teatro Stabile di Genova)
Quando la follia è al potere: proiezione di filmati
ore 11,00 -11,20
- Laura Grignola (psicologa-psicoterapeuta, presidente IFPIA
Colloquio con Jurij Ferrini su: Ò Il teatro come luogo di comunicazione"
ore 11,20 - 11,40
- Mario Bottaro (giornalista)
La manipolazione nell'informazione
ore 11,40 - 12,00
- Rolando Ciofi (psicologo, presidente MO.P.I.- Dirigente SIPAP)
In tema di deontologia professionale
ore 12 - 12,40
Dibattito con il pubblico
ore 12,40 - 13 Conclusione dei lavori