di Diego Polani*
La maggioranza del Consiglio dell'Ordine degli Psicologi del Lazio, "Cultura e Professione", ha aumentato, lo scorso mese di dicembre, la quota annuale di iscrizione all'Ordine. Di quanto? Di ben 50.000 lire. Dalle attuali 230.000 si passa a 280.000 lire. Perchè l'aumento? Non è difficile comprenderlo, se si tiene conto che la stessa maggioranza di "Cultura e Professione" ha contestualmente deciso di triplicare l'indennità di carica del Presidente, che così dagli attuali 12 milioni, verrà a percepire circa 30 milioni all'anno.
E le altre tre cariche dell'esecutivo (Vicepresidente, Segretario e Tesoriere) dagli attuali 12 milioni, verranno a prendere 21 milioni 1'anno. La decisione è stata presa, come spesso accade per le cose imbarazzanti, durante il periodo natalizio, quando tutti sono distratti dalle festività. Come se non bastasse gli aumenti hanno valore retroattivo, validi quindi non solo per il 2001, ma anche per il 2000. Sono stati inoltre annunciati ulteriori incrementi delle indennità di carica e dei gettoni di presenza per la partecipazione ai Consigli, alle Commissioni e ai Gruppi di lavoro. Sarà infine eliminato il tetto massimo dei 30 gettoni percepibili in un unico anno da ciascun Consigliere.
I protagonisti di queste decisioni sono gli stessi efficienti amministratori che, non accogliendo le domande di centinaia di psicologi in attesa del riconoscimento di attività psicoterapeutica, costringono i loro colleghi a rinunciare a tanti concorsi. Si tratta, insomma, degli stessi consiglieri di "Cultura e Professione", che accusavano gli esponenti della SIPAP di aver curato solo i propri interessi personali e di non aver adeguatamente e produttivamente utilizzato le risorse economiche degli iscritti. Loro, quelli di "Cultura e Professione", le risorse economiche degli iscritti le utilizzeranno sicuramente in modo più produttivo. Ma per le proprie tasche, visto che quasi la metà dell'aumento delle quote servirà a coprire le nuove indennità dell'esecutivo. Quelle, appunto, triplicate o raddoppiate. Circa la metà dell'incremento (50.000 lire annue) passerà direttamente dalle tasche degli iscritti, disoccupati compresi, a quelle di questi signori.
In pratica con la vittoria della maggioranza di "Cultura e Professione", il costo complessivo annuo delle cariche istituzionali, membri di Consiglio, di Commissione e di Gruppi di lavoro, sale dai 100 milioni della passata gestione SIPAP, ai circa 250 milioni di lire per il 2001. Anzi, anche per il 2000, visto che il provvedimento è retroattivo.
MEDITATE GENTE...
* Diego Polani
Consigliere delI'Ordine degli Psicologi del Lazio