di Paola Fenzi
Dalla prima pagina
Il bilancio evidenzia un patrimonio netto pari a lire 6.465.679.109, con un decremento rispetto all'anno precedente. Il conto economico chiude con un disavanzo di lire 7.248.394.383".
È solo uno dei passaggi più significativi della Relazione redatta dal Collegio dei Sindaci sul bilancio di esercizio 2001 dell'ENPAP.
Pur dando atto che il conto consuntivo del bilancio d'esercizio chiuso al 31/12/2001 "è stato redatto e strutturato a norma degli articoli 2423 e seguenti del codice civile, nonché in conformità al regolamento di amministrazione e contabilità adottato dall'Ente", le osservazioni dei sindaci sono piuttosto chiare, soprattutto sulla redditività degli investimenti.
Articolo
La Relazione dei Sindaci sul bilancio 2001 invita il CDA ad operare un attento monitoraggio degli investimenti
ENPAP: persi più di 7 miliardi di capitale investito
Il monito dei sindaci: vanno individuati in tempo 'i correttivi necessari'
di Paola Fenzi
"Si evidenzia -è scritto infatti nella relazione- che gli investimenti hanno determinato un rendimento negativo netto di lire 6.815.934.868 (quasi sette miliardi). Il patrimonio netto attuale, ancorché diminuito, presenta ancora un saldo positivo di lire 6.465.679.109 con una diminuzione rispetto al precedente pari alla perdita complessiva subita nella gestione di lire 7.248.394.383. Le risultanze del patrimonio netto registrate a consuntivo dell'esercizio trovano essenzialmente origine nel perdurare del trend negativo dei rendimenti degli investimenti in essere". Parole, ma soprattutto cifre molto chiare, che spingono il Collegio dei Sindaci a "ribadire la raccomandazione di monitorare gli investimenti stessi, nonché di promuovere ogni utile confronto con i competenti Ministeri per individuare nel tempo i necessari correttivi da apportare ai parametri di riferimento all'attuale assetto previdenziale".
Per riassumere quello che scrivono i Sindaci è sufficiente ricordare le parole chiave usate in quella relazione:
o un 'decremento del patrimonio rispetto all'anno precedente';
o il conto economico che chiude con un 'disavanzo di oltre sette miliardi' delle vecchie lire;
o il 'perdurare di un trend negativo degli investimenti' ha 'determinato un rendimento negativo netto di lire 6.815.934.868' (quasi sette miliardi).
E meno male che sono investimenti!
Si parla del 'perdurare di un trend negativo' dei rendimenti degli stessi investimenti.
E se non fosse abbastanza chiaro c'è la raccomandazione finale: state attenti monitorate gli investimenti, teneteli sotto controllo.
Che dite, cari colleghi, ce n'è abbastanza per farvi sorgere qualche dubbio? Proviamo a capire come sono andate le cose:
o nel 2001 I'ENPAP ha avuto un rendimento negativo della gestione patrimoniale con una perdita di £. 7.570.254.042 di vecchie lire del capitale investito, comprensivo di tasse e commissioni, corrispondente ad una perdita netta di bilancio di £. 7.248.394.383;
o la rivalutazione obbligatoria dei montanti contributivi per il 2001, al tasso del 4,7781, è pari a £. 7.939.570.899;
o in sostanza, invece di guadagnare -come doveva circa 8 miliardi da accreditare sui conti personali degli psicologi iscritti, ne ha persi più di sette dei loro sudati risparmi: il differenziale tra gli 8 miliardi di rivalutazione dovuta (mancato rendimento) e i 7 miliardi di rendimento negativo (capitale perduto) dà un deficit di oltre 15 miliardi di vecchie lire.
Volendo tracciare un bilancio del primo triennio (1998-2001) di gestione da parte dell'attuale maggioranza, possiamo dire che è stato per ben due volte dimezzato il patrimonio netto (fondo di riserva accumulato nei primi cinque anni di versamenti -dal 1996 al 2001- tramite gli avanzi di amministrazione dei contributi integrativi):
o i circa 25 miliardi di patrimonio accumulati fino al 31/12/1998 si sono ridotti a £. 13.714.073.492 alla data del 31/12/2000;
o nel solo anno 2001 il patrimonio netto è stato nuovamente più che dimezzato, passando da £. 13.714.073.492 -alla data del 31/12/2000- a £. 6.465.679.109 del 31-122001.
Complessivamente, la gestione dell'attuale maggioranza, tra mancati rendimenti minimi dovuti (19 miliardi e mezzo) e perdite di capitale investito (oltre 8 miliardi dei soldi degli psicologi iscritti) ha prodotto in soli tre anni un buco di circa 27 miliardi (vedi grafico). E scusate se è poco.
Noi, durante la campagna elettorale, lo avevamo annunciato più volte. Si, è vero, abbiamo anche gridato la nostra preoccupazione. Invece di essere ascoltati siamo stati accusati di demagogico allarmismo e -nel ruolo di novella Cassandra- i nostri avvertimenti sono caduti nel vuoto. Sinceramente avremmo preferito essere contraddetti dai fatti. Si tratta pur sempre dei nostri risparmi. Purtroppo non è stato così.
Adesso giudichino i lettori, giudichino i colleghi psicologi che versano ogni anno i loro risparmi per avere un giorno una pensione.
*Paola Fenzi
Direttore della SIPAP News e membro del Consiglio di Indirizzo della SIPAP