Articoli SIPAP NEWS n° 2/2001





Resa nota la relazione del Collegio sindacale sul bilancio 2000
ALLARME SUI CONTI ENPAP
I revisori: "L'equilibrio gestionale potrebbe essere compromesso"

di Alessio Falconio

Il perdurare nel corso degli anni del delta negativo tra i rendimenti conseguiti dagli investimenti mobiliari e le rivalutazioni da riconoscere sui montanti individuali degli iscritti (sulla base del criterio di competenza? Potrebbe compromettere, nel medio periodo, I'equilibrio gestionale dell'Ente ove non si adottassero idonei correttivi strutturali da proporre e concordare con i Ministeri vigilanti."
E' il passaggio clou della relazione al bilancio 2000 con cui, lo scorso 22 maggio, il Collegio Sindacale ha lanciato l'allarme sui conti dell'ENPAP.
Infatti, dalla costituzione delI'ente di previdenza al 31.12.2000, i nostri montanti contributi sono stati rivalutati per oltre 14 miliardi e mezzo e gli investimenti hanno reso nello stesso periodo circa 2,4 miliardi. Gli oltre 12 miliardi di differenza (£. - 2.226 nel triennio 1996197198, £. - 3.000 nel 1999 e £. - 6.904 nel 2000), per coprire i mancati rendimenti degli inveshmenti e garantire la rivalutazione minima dovuta dall'ENPAP agli psicologi iscritti, sono stati prelevati dalla gesbone separata del contributo integrativo.
"Il bilancio - recita ancora la relazione - evidenzia (...) un decremento (cioè una diminuzione, ndr) dell'8,62% rispetto all'anno precedente."
Ma il collegio sindacale, chiamato per legge a vigilare sulla corretta gestione dei fondi degli enti previdenziali, cioé nella fattispecie di come il CdA dell'ENPAP gestisce i soldi degli psicologi, punta il dito soprattutto sulla "politica degli investimenti".
Ed infine il vero e proprio allarme, malgrado i toni eufemistici tipici di una relazione tecnica, sull'equilibrio gestionale dell'ente. In sostanza, il Collegio sindacale lancia l'allarme sulla differenza tra quanto hanno reso gli investimenti e quanto è dovuto dall'ENPAP ad ogni psicologo per avere la propria pensione. Come si evidenzia nel grafico a fondo pagina, il guadagno derivato dagli investimenti nell'anno 2000 è al di sotto delle pur pessimistiche aspettative, di cui peraltro vi abbiamo dato conto nello scorso numero del nostro giornale. In questo primo triennio, dunque, la forbice tra quanto dovuto agli psicologi - in rapporto a quanto versato all'Ente nel corso degli anni e rivalutato in base agli indici stabiliti dai Ministeri competenti - ed il rendimento effettivo degli investimenti attuafi dall'ente di previdenza, si è allargata sempre più. Ebbene, se questa differenza negativa dovesse rimanere nei termini attuali, nel tempo verrebbe compromesso I'equilibrio finanziario dell'Ente.
Ma come sono stati garantiti in questi primi anni i rendimenti minimi dovuti? Semplice! Prelevando parte del contributo integrativo accantonato in un conto separato. Cosa vuol dire? Ci spieghiamo meglio analizzando, ad esempio, proprio l'ultimo bilancio consuntivo, quello del 2000.
Nel bilancio si evidenzia che I'ENPAP ha incassato dagli psicologi - oltre al contributo soggettivo pari al 10% del reddito netto - £. 8 miliardi e 648 milioni del contributo integrativo - pari al 2% del fatturato lordo versato ai professionisti dai committenti-clienti-pazienti - e ne ha spesi ben 3 miliardi e 302 milioni per la gestione, cioè tutte quelle attività necessarie al funzionamento della burocrazia dell'ENPAP - come il pagamento degli stipendi del personale, la retribuzione dei consulenti e degli organi istituzionali ecc. -, i restanti 5.346.056.570 di lire sono stati utilizzati per dare copertura alle seguenti voci:
a) £. 668.353.082 di minusvalenza degli investimenti (in pratica, anzichè guadagnare, nel 2000 abbiamo subito perdite del capitale);
b) £. 856.167.286 per coprire il disavanzo delle prestazioni assistenziali erogate per la maternità (è stata sbagliata la previsione);
c) £. 6.235.692.311 per garantire la rivalutazione minima del capitale versato dagli psicologi e a loro dovuta (quella, per intendersi, che avremmo dovuto ottenere dal rendimento degli investimenti).
"Tale situazione - scrive ancora il Collegio sindacale nella Sua relazione - ha comportato l'utilizzo, oltre che delI'avanzo disponibile relativo alla gestione separata del contributo integrativo, anche di una quota, pari a £. 1.292.904.419, di patrimonio netto accantonato negli esercizi precedenti per effettuare la copertura contabile del corrispondente disavanzo complessivo della gestione 2000." Infatti, la somma totale delle citate voci è superiore ai circa 5 miliardi e 300 milioni prelevabili dal bilancio 2000. Stiamo parlando di oltre cinque miliardi di lire, che sono per adesso serviti per coprire la differenza negativa della rivalutazione dei montanti, cioè quella su cui il Collegio dei revisori lancia l'allarme. E in più, non bastando quella cifra, sono stati utilizzati anche i fondi accantonati nelle gestioni precedenti.
Tutto ciò preoccuperebbe fino ad un certo punto se negli anni precedenti le cose fossero andate diversamente. Un anno sfortunato può capitare a chiunque. Purtroppo, nel triennio di riferimento, i risultati sono stati ugualmente negativi.
"Il Collegio - si legge ancora nella relazione - pone alla particolare attenzione degli Organi dell'Ente, ciascuno per la parte di competenza, la necessità di un monitoraggio della situazione finanziaria ed una riflessione sull'attualità degli investimenti effettuati e sull'azione dei gestori, al fine di eventuali aggiustamenti degli indici degli stessi e della verifica della capacità di operatività degli enti gestori medesimi."
In sostanza il Collegio sindacale dice di stare molto attenti a quel che sta accadendo sui conti. Lo ripetiamo, un decremento dell'8,62% nel solo bilancio 2000 e complessivamente ben 12 miliardi circa di mancati rendimenti nel triennio. Insomma se le scelte fatte siano state o meno oculate.
Non è un particolare da poco se si tiene conto delle ferme critiche portate dalla SIPAP al CdA dell'ENPAP. E ancora qualcuno ci chiede perchè i consiglieri SIPAP abbiano votato contro i bilanci consuntivi? Lasciamo ai lettori ogni ulteriore valutazione.

*Alessio Falconio
Responabile della redazione SIPAP News