Articoli SIPAP NEWS n° 2/2001





Dalla modifica dell'art. 35 all'applicazione dell'art. 3 della legge 56/89
LE BATTAGLIE DELLA SIPAP ALL'ANTITRUST

di Giancarlo Ceccarelli

I primi decreti di riconoscinto per le Scuole di formazione in psicoterapia, riguardavano dodici Scuole, sono stati firmati in data 31 dicembre 1993. Erano passati quasi quattro anni dalla approvazione della 56/89 (18 febbraio 1989). In quei quattro anni di vuoto applicativo della legge da parte del Ministero dell'università, alcune migliaia di giovani psicologi, nel disorientamento generale, si videro costretti ad iscriversi a scuole di formazione non riconosciute e non riuscirono comunque a maturare i requisiti previsti dalle norme transitorie, perché avrebbero dovuto acquisire una formazione in psicoterapia entro i cinque anni dalla approvazione della legge, quindi entro il marzo 1994.
In pratica, per tutti quei colleghi, si prospettò il rischio di veder vanificati sforzi economici e di impegno, a causa della mancanza di riconoscimento del loro percorso formativo, rimanendo di fatto esclusi dal mercato professionale. Intanto il processo di riconoscimento proseguiva il suo iter e le Scuole riconosciute arrivarono a 39. NelI'ottobre del 1994 intervenne il Consiglio di Stato che chiese la revoca dei riconoscimenti. Il MURST, come risposta, non revocò i riconoscimenti già dati e nello stesso tempo non consentì ad altre scuole di ottenere il riconoscimento: sciolse la Commissione e assegnò, di fatto, alle sole trentanove scuole inizialmente riconosciute, il monopolio della formazione ex art. 3 della legge 56/89, che si è protratto per anni.
Ancora una volta, questo atteggiamento del Ministero tagliò fuori dalla possibilità di acquisire la specializzazione coloro che, già esclusi dal poter usufruire del regime transitorio ex art. 35, si trovarono nell'impossibilità di frequentare corsi di specializzazione autorizzati (a meno che non avessero frequentato una di quelle 39 Scuole). Una situazione kafkiana portata all'attenzione del Parlamento prima e dell'autorità Antitrust poi dall'intensa attività della SIPAP. La prima iniziativa politica in tal senso risale al 1998, quando l'allora Coordinatrice Nazionale della SIPAP, Patrizia Pes, si rivolse proprio al Garante antitrust per denunciare una realtà segnata dall'impedimento di accesso al mercato per tantissimi psicologi, nonché dall'abuso della posizione dominante, pur senza loro responsabilità ma per realtà oggettiva, da parte delle 39 scuole riconosciute. Siamo così riusciti ad ottenere un intervento dell'Antitrust presso il MURST. Da quel momento non è quasi passato giorno senza che la SIPAP facesse pressioni, ufficiali e informali, per ricondurre a normalità una situazione che non aveva pari in tutta Europa.
Così nel 1999 l'Antitrust sollecitò con lettera lo stesso MURST che, ormai messo di fronte all'evidenza di una situazione insostenibile, si decise finalmente ad emanare, in prima istanza, i decreti di riconoscimento delle cosiddette "Scuole guadiste" (quelle cioé che avevano ricevuto il parere positivo da parte della Commissione, ma che non avevano goduto del decreto di riconoscimento, a motivo della interruzione di tutta l'operazione) e, successivamente, il decreto di attuazione dell'art. 3, che riapriva i processi di riconoscimento e riconduceva la situazione alla normalità.
Oggi le scuole riconosciute sono un centinaio e la proroga dell'art.35, che abbiamo ottenuto ha perrnesso a circa quattromila psicologi, formati dalle Scuole prima del riconoscimento, di ottenere l'abilitazione all'esercizio della psicoterapia.
Sono cose che vanno richiamate alla memoria. Di tanto in tanto.

*Giancarlo Ceccarelli
Coordinatore del Consiglio di Indirizzo della SIPAP