di Catia Del Monte

Anche questa volta le cifre sono molto più eloquenti delle parole. Dei 15 candidati SIPAP per il rinnovo dei vertici dell'ENPAP, 7 sono donne. Una per il CDA, 5 nel CIG del collegio nord e una nel CIG del collegio centro. Si conferma così la scelta fatta dalla Società Italiana Psicologi Area Professionale già in occasione del voto del per l'Ordine del Lazio del 1997, con una lista di 4 donne e 4 uomini, e delle elezioni per il rinnovo dell'Ordine della Lombardia del 1999, con 5 candidate su un totale di 8 posti in lista.
Una scelta vincente in entrambe le tornate, confermata poi con la designazione delle cariche ordinistiche.
A rappresentare la SIPAP all'Ordine del Lazio e della Lombardia andarono 3 donne, su un totale di 4 cariche da ricoprire. "Una scelta dovuta -dicono i responsabili SIPAP-. Non c'è da stupirsi nè da vantarsi. Le pari opportunità non si possono predicare, senza poi passare dalle parole ai fatti. Noi abbiamo deciso di predicare poco e di dare concreta dimostrazione dei valori in cui crediamo. Ci vergogneremmo del contrario. Inoltre la nostra è una categoria composta in maggioranza da donne. E poi, per dirla con una battuta, la SIPAP è un nome al femminile."
'Ci vergogneremmo del contrario' dicono dalla SIPAP. Chissà cosa hanno da dire invece le altre liste concorrenti. La maggioranza uscente non ha candidato nessuna donna nel CdA, due nel CIG collegio nord e due in quello del centro. In tutto 4 donne a fronte della maggioranza di candidature maschili (ben 11). Le altre componenti nel complesso hanno presentato solo 3 donne.
E proprio così, le cifre parlano molto chiaro.

*Catia Del Monte
Consigliere dell'Ordine del Lazio