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Approvato il bilancio consuntivo 2008 dell’Enpap e dopo i teatrini elettorali è arrivato il momento della verità: dove sono finiti i millantati 70 milioni di euro di perdite?

 

Arcicasa, nuovo presidente Enpap eletto dall’Aupi, è costretto a smentire le dichiarazioni strombazzate in campagna elettorale e, nell’approvare il bilancio, commenta: “un conto è il piano politico, un conto è il piano amministrativo”.

 

di Lelio Bizzarri

 

Nella seduta del 24 aprile 2009 il Consiglio di Amministrazione uscente, accanto ai provvedimenti a sostegno dei colleghi terremotati dell’Abruzzo aveva all’ordine del giorno un altro importante atto da compiere: l’approvazione del bilancio consuntivo 2008.

Alla luce delle polemiche dei mesi scorsi riguardanti le dichiarazioni fatte dall’Aupi in campagna elettorale, con le quali si affermava che l’Ente aveva subito nel 2008 perdite pari a 70 milioni di euro, l’approvazione di questo bilancio non è stato un puro e semplice atto formale di tipo amministrativo, ma un vero e proprio momento della verità. Infatti, il Consiglio di Amministrazione dell’Ente ha approvato all’unanimità un bilancio, certificato per altro dalla società di revisione dei conti, nel quale si attesta che le perdite ammontano a 25 milioni di euro anziché a 70 milioni, come l’Aupi, e non solo l’Aupi, aveva inopinatamente e strumentalmente affermato ingannando gli iscritti e gli elettori dell’Enpap.

Un atto che smentisce apertamente la propaganda elettorale della lista “Costruire Previdenza”, lista promossa e organizzata dall’Aupi, grazie alla quale quest’ultima si è in ingoiata l’ultima roccaforte dei liberi professionisti insediando il suo segretario regionale del Friuli, Angelo Arcicasa, alla Presidenza dell’Ente (vedi Psychologos n. 4 anno III). Nelle pagine del periodico Psychologos era possibile leggere affermazioni tra l’ingiurioso ed il calunnioso all’indirizzo dei candidati al Consiglio di Amministrazione della lista “Psicologi – Insieme per la Professione” Crispino, Houlis, Rossi, e Azzolini, tacciati di essere i responsabili delle presunte perdite subite dall’Ente.

Dal verbale della seduta del CdA del 24 aprile u.s. si evince come l’attuale Presidente dell’ENPAP, Angelo Arcicasa, conferma l’assoluta veridicità del bilancio che si apprestava egli stesso ad approvare: “Il Consigliere Arcicasa (…) fa presente di non avere elementi per affermare che nel bilancio sono riportati dei dati falsi” inoltre “conferma che il documento di bilancio all’ordine del giorno è scritto in modo chiaro e di essere presente alla riunione odierna per votarlo”.

 

Inequivocabili le parole dell’attuale presidente Arcicasa: il bilancio è corretto e parla chiaro, le perdite ammontano a 25 milioni di euro e non a 70 milioni di euro.

 

Questa posizione è stata sostenuta contro tutto e tutti dalla Sipap e dalla lista “Psicologi – Insieme per la Professione” durante l’intero periodo elettorale. Si affermava infatti che:

  1. le perdite non avrebbero superato i 30 milioni di euro;
  2. in ogni caso, le perdite non avrebbero mai potuto superare il Fondo di Riserva e quindi non avrebbero mai potuto intaccare i montanti contributivi degli iscritti.

 

Per rivedere la posizione della Sipap è possibile consultare l’articolo di Stefano Crispino “Cui Prodest?”.

Proprio il Consigliere uscente Stefano Crispino ha chiesto conto all’esponente dell’Aupi Arcicasa, eletto nella lista “Costruire Previdenza”, della campagna diffamatoria condotta verso gli avversari e dell’opera sistematica di disinformazione svolta nei confronti degli elettori.

Stefano Crispino ha proposto una mozione di rinvio della votazione del bilancio consuntivo 2008 nella prima seduta utile del NUOVO Consiglio di Amministrazione. L’intento del Consigliere uscente dr. Crispino era quello di chiamare il dr. Arcicasa alla responsabilità di approntare personalmente il bilancio consuntivo 2008 nella veste di nuovo presidente dell’Ente e di spiegare ai suoi elettori e a tutti gli iscritti ENPAP perché stava portando in approvazione un bilancio che riportava perdite inferiori a quelle dichiarate in campagna elettorale. A questo punto sarebbe potuta esserci solo una delle due seguenti risposte:

Ø      le elezioni Enpap sono state vinte anche grazie ad affermazioni mendaci e infondate;

Ø      il bilancio approntato ed approvato riporta dati falsi non corrispondenti alla realtà contabile e finanziaria.

Riportiamo di seguito un ampio stralcio del botta e risposta tra Crispino e Arcicasa dal verbale della seduta di Consiglio del 24 aprile 2009:

Chiede ed ottiene la parola il Consigliere Crispino (…) Fa presente che non ritiene possibile che il Consiglio uscente possa approvare un bilancio nel quale è evidenziata una perdita di 25 milioni di euro che è un dato ben diverso rispetto a quanto invece sostenuto in campagna elettorale dalla componente politica che governerà in futuro l’Ente, che ha sostenuto l’esistenza di perdite pari a 70 milioni di euro. In tal senso, ricordando che tali affermazioni in merito alle perdite dell’Ente hanno fatto parte di un’informativa elettorale del gruppo di appartenenza dei Consiglieri Arcicasa e Rossini, ritiene opportuno che si debba permettere al nuovo Consiglio di amministrazione di valutare se il bilancio approntato sia corretto e, in caso contrario, di modificarlo per poi approvarlo nella forma corretta che evidenzi le perdite di cui si è sostenuta la presenza in campagna elettorale. In caso contrario, approvando oggi il Bilancio consuntivo con 25 milioni di perdite, il Consigliere Arcicasa che farà parte del Consiglio di amministrazione e il Consigliere Rossini che farà parte del Consiglio di indirizzo generale e che pertanto dovrà approvare il bilancio in tale sede, si troverebbero a cominciare il proprio mandato con un bilancio che evidenzia dei numeri che li metterebbero in difficoltà, in quanto diversi da quanto sostenuto nella campagna elettorale. (…) non ritiene pertanto opportuno approvare un bilancio con 25 milioni di perdite, dando adito ai dubbi dei colleghi sulla veridicità dei dati. Conferma che non voterà tale bilancio e reitera la richiesta di rinvio dell’approvazione del documento in oggetto, per consentire ai Consiglieri rieletti di effettuare le proprie valutazioni, mentre diversamente si assumerebbero la responsabilità degli esiti di un bilancio di cui non condividono i dati”.

 

Così ha replicato Arcicasa:

 

Il Consigliere Arcicasa ritiene che ci siano due livelli di discussione: un livello politico, che riguarda le campagne elettorali e quanto si sostiene in tale contesto, e un livello amministrativo formale. (…)”

 

In altre parole: in campagna elettorale tutto si può dire, metterlo poi per iscritto in un atto pubblico che verrà sottoposto all’esame del Collegio dei Revisori, dei Ministeri vigilanti e della Corte dei Conti è ben altro paio di maniche.

 

Nel prosieguo della riunione Arcicasa si produrrà in ulteriori apprezzamenti di convenienza circa l’efficienza della Ragioneria dell’Ente e della sicura correttezza del Bilancio, mal celando la sua premura di approvare lo “scomodo” bilancio.

Bilancio sul quale anche il Consigliere Crispino ha dichiarato il proprio appoggio, ma alla cui approvazione ha rifiutato di partecipare, visto che la sua mozione di rinvio era stata respinta dagli altri Consiglieri.

Alla luce dell’ennesima messa in scena della premiata compagnia teatrale Aupi, non possiamo evitare di chiederci come governerà una coalizione il cui massimo dirigente afferma candidamente che in politica si può anche mentire, raccontando balle agli iscritti, perché in fondo il fine giustifica i mezzi.

Non ci è, purtroppo, di nessuna consolazione sapere che è ormai evidente che la Sipap aveva detto la verità agli elettori, allorché l’Aupi e la sua costola, “Cultura e Professione” (non a caso il primo atto formale dell’unico consigliere di “Cultura e Professione” nel CdA è stato quello di dare il proprio voto appoggiando la elezione del Presidente Arcicasa e del Vicepresidente Burroni, rappresentanti dell’Aupi), governeranno pressoché indisturbati l’Ente, data l’esigua presenza di rappresentanti di psicologi che rappresentano davvero la libera professione.

Sicuramente la Sipap non si esimerà dal suo compito storico di fare INFORMAZIONE garantendo il più possibile TRASPARENZA e CONTROLLO sull’operato del nuovo governo dell’ente.

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