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AI NASTRI DI PARTENZA LE FORME DI ASSISTENZA ENPAP

Dall’aprile del 2008 sarà a disposizione degli iscritti un ampio ventaglio di forme di tutela sanitaria e sociale.

Finalmente ci siamo! Dopo un lungo e costante lavoro, durato più di un anno e mezzo, la proposta dei consiglieri SIPAP diventa realtà. Da aprile partiranno le molteplici forme di assistenza dell’Enpap. Ad esclusione dell’Assistenza Sanitaria Integrativa, che sarà attivata a partire dal 16 aprile 2008, tutte le altre saranno attive retroattivamente anche per eventi relativi all’anno 2007.

Vediamo nello specifico in cosa consistono i provvedimenti in oggetto.

Assistenza Sanitaria Integrativa. Grazie alla convenzione con EMAPI (Ente di Mutua Assistenza per i Professionisti Italiani), associazione senza finalità di lucro costituita all’interno dell’Associazione degli Enti Privati di Previdenza, l’Enpap si farà carico interamente del costo derivante dalla stipula di una polizza di base, per garantire la copertura fino a 360.000 Euro all’anno per ciascun iscritto che debba sottoporsi a interventi chirurgici importanti e/o a cure mediche costose per il trattamento di gravi patologie derivanti da malattie e/o infortuni.

Indennità per invalidità permanente da infortunio. Grazie alla convenzione con EMAPI,  l’Enpap si farà carico interamente del costo derivante dalla stipula di una polizza assicurativa accessoria a quella dell’Assistenza Sanitaria, per la copertura di infortuni che determinano una invalidità permanente. In caso in cui un collega incorra in un infortunio, indipendente da condizioni fisiche o patologiche preesistenti o sopravvenute, che comporti un’invalidità permanente parziale di grado superiore al 66%, la compagnia assicurativa liquiderà un indennizzo una tantum di 40.000,00 euro.

Indennità da grave infortunio. A decorrere dell’attuazione dei provvedimenti di cui sopra, finalmente sarà possibile dare una copertura finanziaria per quanti si troveranno in una temporanea situazione di inabilità lavorativa, per un periodo superiore a tre mesi nell’arco di un anno, a causa di un grave infortunio che abbia determinato l’impossibilità per un collega di esercitare la professione in modo assoluto.

Indennità da grave malattia. Analogamente l’Ente provvederà ad erogare un indennizzo a quanti, non avendo altre forme di sostentamento economico oltre quella derivante dal proprio lavoro autonomo, si troveranno senza nessuna fonte di reddito a causa di un grave evento morboso che impedisca loro di lavorare e di guadagnare per un periodo superiore a tre mesi nell’arco di un anno.

Contributi per anziani non autosufficienti o per inabilità temporanee o permanenti. È previsto che un collega anziano non autosufficiente che non dispone di alcuna altra forma di assistenza (es. indennità di accompagnamento INPS) oltre a poter contare sulla pensione derivante dai contributi versati durante la sua attività professionale, possa contare su un contributo a parte erogato dall’ente per pagare gli oneri per la degenza presso case di riposo pubbliche e private per anziani, cronici o lungodegenti. Allo stesso modo anche ai colleghi pensionati che a causa di malattia o di infortunio siano colpiti da inabilità temporenee o permanenti, verrà riconosciuto un contributo per la copertura degli oneri derivanti dall’assistenza domiciliare.

Contributi per spese funerarie a favore dei superstiti di iscritti deceduti e borse di studio per i figli di iscritti deceduti o inabili. Nel caso del decesso di un/a collega che con il proprio lavoro autonomo sostentava la propria famiglia, l’ente erogherà un contributo economico. Tale iniziativa  è mirata ad alleviare, almeno dal punto di vista economico, le difficoltà dei familiari dell’iscritto derivanti dal suo decesso.

Contributi a colleghi che esercitano in zone colpite da catastrofe o calamità naturali. Per tutti quei colleghi che a causa di gravi eventi catastrofici o calamità naturali si trovino a dover fronteggiare la situazione per la quale tutti i suoi strumenti siano stati distrutti o resi inutilizzabili, potranno usufruire di un contributo che permetta loro di ripristinare il completo funzionamento delle strutture.

Maggiorazione al minimo delle pensioni di inabilità, invalidità e superstiti. Per tutti coloro che ricevono dall’ente una pensione di inabilità, invalidità o superstiti e che si trovino in determinate condizioni reddituali, l’Ente eroga una maggiorazione del trattamento pensionistico, di natura assistenziale, ad integrazione della pensione fino al livello dell’importo dell’assegno sociale.

Un lento e graduale adeguamento da parte dell’ente ai principi di equità e solidarietà sociale ispirati dalla Costituzione Italiana e dalle Direttive Europee. Infatti è bene precisare che mentre la previdenza è obbligatoria per l’ente e per gli iscritti all’ente, l’assistenza è una forma di tutela del tutto facoltativa. Già l’ente nel suo Regolamento aveva previsto, con l’articolo 32, che chi voleva poteva usufruire di queste forme di assistenza pagando una quota contributiva maggiore, quindi facendosi carico degli oneri derivanti. Questa soluzione però lasciava aperta la possibilità di una forte sperequazione di tutela sociale e sanitaria, tra quei colleghi che per caratteristiche proprie (maggiore durata dell’attività professionale) o per situazione ambientale (svolgimento dell’attività professionale in aree del Paese economicamente e culturalmente più avvantaggiate) potevano contare su un reddito alto (e quindi avere un margine economico sufficiente per il proprio tenore di vita e per acquistare le polizze assicurative) e quelli che, invece, riuscendo a sviluppare un fatturato più esiguo non avevano soldi sufficienti per pagare sia i contributi previdenziali che le quote maggiorative per le coperture assicurative. 

Per buona pace di quanti ancora oggi criticano senza cognizione di causa la gestione dei fondi di cui dispone l’ENPAP, possiamo dire che è proprio grazie alla ridefinizione delle strategie di investimento perseguite dal Consiglio di Amministrazione dell’ente che è stato possibile raggiungere nel 2006 il rendimento minimo stabilito per legge e accantonare i fondi necessari per finanziare le delibere del Consiglio di Indirizzo Generale tra le quali le forme di assistenza sopra esposte.

Infatti, fino al 2005 il contributo integrativo del 2% (quello a carico dei pazienti e/o dei committenti) veniva utilizzato per coprire il gap esistente tra il rendimento effettivo ottenuto dagli investimenti effettuati dall’ente e quello previsto per legge. Dal 2006, invece, questi fondi possono essere destinati al finanziamento delle forme di assistenza.

È proprio approfittando di una siffatta condizione favorevole che Stefano Crispino, presidente della Società Italiana Psicologi Area Professionale (SIPAP) e membro del Consiglio di Amministrazione dell’ENPAP, in totale coerenza con il programma sulla base del quale gli elettori gli hanno conferito il mandato di rappresentarli nell’organo amministrativo dell’ENPAP,  ha chiesto in sede di approvazione di bilancio di previsione del 2007 e di assestamento del bilancio di previsione del 2006, lo stanziamento iniziale di 15 milioni di euro. Anche se lo stanziamento effettivo è stato poi di 8,5 milioni di euro, a valere sugli anni 2007 e 2008, si tratta comunque di un importante impegno economico da parte dell’ente e di un significativo segnale di svolta.

A beneficio dei denigratori che sanno solo lamentare carenze e disservizi è bene precisare che i lavori del Consiglio di Amministrazione e del Consiglio di Indirizzo Generale sono stati intensi e costanti, ma la modifica del Regolamento di Previdenza con le relative e necessarie autorizzazioni ministeriali e il varo del Regolamento specifico per l’assistenza, hanno fatto sì che i tempi per l’effettiva attuazione dei provvedimenti slittassero ai primi mesi del 2008.

Adesso ci siamo, si realizza un provvedimento che ristabilisce l’equità di trattamento tra i dipendenti pubblici e i liberi professionisti grazie alla caparbietà di quanti si sono battuti anche contro le resistenze di alcuni componenti del Consiglio di Indirizzo Generale che hanno ostacolato e tuttora osteggiano tale provvedimento.

 

 

 

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