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A proposito della mancanza del numero legale nella seduta del CIG del 2-02-08
Nelle settimane scorse la SIPAP ha pubblicato sul proprio sito una lettera aperta, inviata agli organi dell’Enpap in data 19 febbraio 2008, nella quale denuncia un comportamento poco etico mostrato dai consiglieri AUPI nel corso della seduta del Consiglio di Indirizzo Generale (CIG) dell’Enpap. In questa lettera si sottolinea il comportamento ostruzionistico di detti consiglieri che, per motivi politici del tutto estranei agli interessi degli iscritti all’Ente, hanno lasciato la seduta dopo dieci minuti facendo mancare il numero legale ed impedendo l’espletamento dei lavori, ma allo stesso tempo hanno usufruito del gettone di presenza di 350 euro. Il risultato è che l’ENPAP ha sostenuto un costo di 20.000 per la convocazione del Consiglio, senza che si ottenesse nessun risultato dato che non si è proceduto con nessuna delibera o provvedimento. Ricordiamo, inoltre, ai colleghi interessati agli ultimi sviluppi della situazione del Consiglio d'Indirizzo ENPAP che la comunicazione originale del Gruppo SIPAP all'ENPAP (lettera aperta sopra citata), ispiratrice di tutti i successivi documenti, è visionabile a questo indirizzo all'interno del sito SIPAP Nazionale: http://sipap.org/notizie/notizie9.html. Nella lettera si sottolinea, inoltre, che la SIPAP non solo è totalmente estranea a questo tipo di comportamenti plateali e lesivi dell’economia dell’Ente e degli interessi degli iscritti, ma li stigmatizza decisamente. Tale precisazione si rende ancor più necessaria nel momento in cui AltraPsicologia, criticando l’operato dell’Ente evidenzia i comportamenti scorretti senza citare i soggetti che li hanno compiuti. Ringraziamo i colleghi di Altra Psicologia che, in questa come in altre occasioni, hanno sostenuto posizioni espresse inizialmente dalla SIPAP diffondendone il contenuto, anche se, omettendone la fonte, negano trasparenza all’informazione. Nell’articolo di AltraPsicologia si afferma, infatti, che le notizie sono trapelate dal coordinatore del CIG Cesare Rossi e si evita di dire come la SIPAP abbia immediatamente reso noto il triste accaduto tramite la propria lettera aperta. Inoltre, si allude al fatto che i consiglieri ENPAP siano “...attaccati in modo becero ai soldi!” quando lo stesso Rossi, citato come fonte, ha affermato che diversi di loro hanno rinunciato al gettone di presenza. Non crediamo sia utile screditare l’ENPAP e i consiglieri che vi operano, affermando che all’Ordine del Giorno si dovevano prendere decisioni cruciali in merito all’accesso agli atti che avrebbero provocato: “...il crollo democratico dell’Ente”. Un’illazione assolutamente stravagante, dato che non è in programma di prendere alcuna decisione restrittiva sull’accesso agli atti che è aperto e totalmente trasparente. Infatti, a dimostrazione di ciò, nella seduta del Consiglio di Amministrazione del 17 novembre 2007 è stato varato il regolamento di accesso agli atti insieme alla deliberazione quadro per le deleghe al Direttore dell’Enpap, il quale è stato nominato responsabile dei procedimenti per l’accesso agli atti dell’ente, nel rispetto della legge sulla privacy e della legge 241/90 sulla trasparenza amministrativa. Infine, nella newsletter di AP, si denuncia una sorta di immobilismo dell’ENPAP che non starebbe facendo nulla per i suoi iscritti e mette indubbio l’oculata gestione dei fondi da parte dell’Ente. Così infatti recita l’articolo: “Si è parlato tanto, per esempio, di azioni di solidarietà e di assistenza per i colleghi bisognosi. Nonostante tanto parlare, le azioni di solidarietà promesse (assicurazione sanitaria di base per tutti gli iscritti, borse di studio, sussidi ed aiuti ai colleghi in difficoltà) tardano molto ad arrivare: è più di un anno che l’ENPAP sostiene di averle approvate ed ancora non se ne vede traccia.” Consigliamo ai colleghi di AltraPsicologia di dedicare più tempo per il reperimento delle informazioni esatte piuttosto che correre il rischio di offrire un’informazione fuorviante. Infatti, proprio grazie all’impegno dei consiglieri SIPAP, si è ottenuto che fossero varate tutta una serie di forme di assistenza che superano di gran lunga le forme di tutela offerte dalla maggior parte delle compagnie assicurative private. Queste forme di assistenza sono una vittoria della SIPAP derivante da un atteggiamento aperto e collaborativo che ha permesso di operare insieme a consiglieri appartenenti ad altre liste (di certo non facenti capo all’AUPI) per far passare questo importantissimo provvedimento. In sintesi la SIPAP, approfittando del fatto che è venuta meno la maggioranza tra il gruppo dei consiglieri che fanno riferimento al presidente Houlis e il gruppo dei consiglieri che fanno riferimento al sindacato Aupi, ha proposto che fossero messi nel bilancio di previsione del 2007 (quindi si parla di una proposta lanciata nel 2006) inizialmente 15,6 milioni di euro per varie forme di assistenza tra le quali, ad esempio, la copertura assicurativa per i grandi interventi. Senza paura di collaborare con consiglieri appartenenti a liste diverse dalla SIPAP e operando nel puro interesse degli iscritti si sono gettate le basi per la costruzione di una politica condivisa che permettesse di sostenere in Consiglio di Amministrazione questa proposta, che alla fine si è concretizzata con lo stanziamento di 8,5 milioni di euro per il 2007 e il 2008. Nell’aprile p.v. verranno presi tutti i provvedimenti attuativi (bandi, delibere attuative, ecc.) necessari per rendere operativa l’assistenza e già dal 16 aprile 2008 sarà attiva, per tutti gli iscritti all’Enpap in regola con i versamenti, la copertura assicurativa sanitaria integrativa per i grandi interventi a seguito di eventi morbosi ed infortuni. Una palese dimostrazione di come la SIPAP operi e di quali frutti possa produrre la collaborazione su questioni sostanziali. Altri al posto della SIPAP non avrebbero lottato per ottenere un contributo così importante dal punto di vista economico, in quanto non appartenendo alla ex maggioranza, avrebbero avuto paura che i meriti di un siffatto risultato sarebbero andati a chi deteneva il maggior numero di consiglieri. D’altro canto non è intenzione della SIPAP detenere uno sterile status di potere, al contrario passione e integrità sono gli elementi fondamentali di ogni battaglia condotta dalla nostra organizzazione per la tutela di quanti svolgono la professione psicologica e per lo sviluppo della stessa.
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