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Grazie alle modifiche proposte dai consiglieri Sipap diventano meno pesanti le sanzioni Un nuovo regolamento Le tardive dichiarazioni e i mancati versamenti non subiranno penalizzazioni vessatorie Un nuovo sistema sanzionatorio “più amichevole” verso chi è in ritardo con le dichiarazioni ed i versamenti contributivi o fa errori nell’iscrizione all’Enpap, ma che non perdona “i furbetti”. È quello che sono riusciti ad ottenere i componente Sipap del CdA e del Cig con le modifiche al regolamento sui versamenti delle quote contributive e sui ritardi nella presentazione dei redditi. Un risultato che va soprattutto in aiuto ai giovani professionisti, i quali devono ricordarsi di iscriversi all’Enpap obbligatoriamente entro 90 giorni dall’emissione della prima fattura, che servirà anche a coloro che vorranno regolarizzare la propria posizione e ancora non l’hanno fatto perché spaventati dalle troppe sanzioni. Un cambiamento che apre la strada a un nuovo indirizzo dell’Enpap, non più come uno dei tanti monoliti e burocratici enti dello Stato italiano, ma un’istituzione che realmente tutela e va incontro alle difficoltà dei propri iscritti.
Cosa è cambiato Il nuovo regolamento, oltre a ridurre le sanzioni, rende più semplice la loro applicazione. Il precedente sistema prevedeva che per i ritardi non superiori ai 90 giorni nell’iscrizione all’Enpap e alla dichiarazione e versamento dei contributi si pagasse lo 0,60% del dovuto per ogni mese o frazione di mese di ritardo a titolo di interessi di mora. Superati i 90 giorni si aggiungeva anche una sanzione pari al 15% annuo del capitale non pagato. Quindi, se un contribuente doveva pagare 1.000 nel 2005 e, per dimenticanza (o indisponibilità), li pagava nel 2008, la sanzione veniva moltiplicata per tre in quanto ripetuta per ogni anno di ritardo, ovvero una sanzione di 150 euro per 3 pari a 450 euro (più ovviamente gli interessi di mora). Con le nuove norme l’aliquota della sanzione è ridotta al 10% del capitale non versato e la sanzione viene applicata solo una volta e, nel caso dell’esempio precedente, sarebbe solo di 100 euro. I consiglieri della Sipap, infine, sono riusciti a far cambiare anche la parte di regolamento relativa ai ritardi nella presentazione della dichiarazione dei redditi in base ai quali si calcolano i contributi da versare. In precedenza, la sanzione per un ritardo maggiore ai 90 giorni era pari a un quinto del contributo soggettivo minimo, cioè 156 euro, mentre con il nuovo regolamento la sanzione è di 100 euro.
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